Il counseling
Il counseling è un processo relazionale che facilita l’integrazione tra mente, corpo e emozioni.
Mi piace considerarlo come un allenamento emotivo per potenziare le proprie risorse al fine di star bene con sé stessi e nelle relazioni interpersonali. Lo scopo del counseling (dal verbo latino “consulo” nell’accezione etimologica di “prendersi cura di”) è quello di offrire al cliente l’opportunità di esplorare e riconoscere i propri schemi di pensiero e di azione, e aumentare il livello di consapevolezza al fine di utilizzare meglio le risorse personali rispetto ai propri bisogni e quindi raggiungere un modo di agire più adeguato e integrato e un maggiore benessere.
Cosa fa il counselor
Durante il percorso di counseling, la relazione si instaura prevalentemente attraverso l’ascolto attivo ed empatico che il counselor riesce ad attivare con la persona che ha di fronte. Il counselor ascolta senza giudizio favorendo un clima di libertà per il cliente in un ambiente che facilita l’espressione di emozioni, di pensieri e di sentimenti. Attraverso l’ascolto empatico, e la riformulazione di pensieri ed emozioni del cliente si inizia a lavorare su vari aspetti che sono importanti per la persona.
La persona si sente “vista e accettata” senza essere giudicata e riesce ad intravedere nuovi aspetti di sé.
Il counselor non da suggerimenti, non consiglia, non valuta, ma supporta la persona nel ritrovare autonomamente le proprie risorse per attivare il proprio benessere e migliorare la qualità della vita.
Cosa fa il cliente
Il cliente è parte attiva nel percorso di counseling in quanto, ai fini di uno sviluppo personale, è il cliente a decidere quanto mettersi in gioco. Il counselor mette al servizio del cliente le proprie competenze con umanità e professionalità e si impegna a guidarlo lungo il percorso scelto e condiviso, ma la decisione di percorrere la strada spetta solo al cliente.
Confini professionali
La relazione di counseling ha il suo fondamento nella richiesta del cliente e nel rispetto reciproco definito da precisi confini professionali. Il counselor, consapevole delle differenze personali e culturali, riconosce la libertà del cliente di esprimere sé stesso, i suoi bisogni e le sue credenze, il suo diritto di autodeterminarsi e di stabilire gli obiettivi per il proprio sviluppo e benessere.
Etica e Garanzia della privacy
Il percorso di counseling viene svolto nel rispetto della riservatezza e nella tutela della privacy. Il counselor è tenuto al rispetto delle norme del codice deontologico e al rispetto del segreto professionale circa le informazioni personali e i contenuti che emergono negli incontri.
Chi è il counselor in Italia
Il counselor professionista si delinea come un esperto nella gestione delle relazioni e della comunicazione empatica in grado di facilitare il percorso di autoconsapevolezza e di sviluppo personale e sociale dell’interlocutore.
Il counselor è una persona che ha terminato un percorso di studio specifico di almeno tre anni ed ha conseguito il diploma in counseling professionale. L’attività del counselor è regolamentata dalla Legge n° 4 del 14/01/2013. Ogni counselor è iscritto a un’associazione professionale di riferimento a tutela del cliente e di sé stesso e ha l’obbligo di supervisione e di aggiornamento professionale permanente.
Il counselor non lavora in ambito medico né si occupa in alcun modo di psicopatologie, non effettua diagnosi.
Il counseling è un percorso dedicato a chi desidera prendersi cura di sé partendo dal qui e ora.
Il servizio di counseling del benessere che ti propongo, si svolge con tre differenti modalità a tua scelta. Puoi decidere se svolgere il percorso di counseling:
in studio a Firenze (counseling del benessere)
in modalità outdoor sempre a Firenze (walking counseling)
via Skype da casa o dall’ ufficio (counseling via Skype)
Per domande, informazioni sui percorsi e per richiedere un primo colloquio contattami .